Battaglia di Pressburg

(Bratislava, Poszony)

4/6 luglio 907

Gli Ungari erano una popolazione nomade proveniente dalla zona dei monti Urali meridionali. All’inizio del IX secolo erano sottomesse al Khan dei Kazari; poi in seguito ad attacchi di altri popoli, come i Peceneghi, si mossero verso ovest stabilendosi dopo molto peregrinare verso l’895/896 nella pianura a ovest dei monti Carpazi. Qui vennero in contatto con gli stati ad occidente, il Principato della Grande Moravia (di etnia slava) e i due regni di Germania e d’Italia, nati dalla dissoluzione definitiva dell’Impero Carolingio nel 887. Inizialmente vennero impiegati dai sovrani locali come mercenari; aiutarono Arnolfo di Carinzia, il re di Germania a combattere contro la Grande Moravia e poi contro il re d’Italia, Berengario. In questa seconda occasione iniziarono una serie di ricognizioni in armi nell’Italia settentrionale arrivando alla fine a sconfiggere completamente Berengario nella famosa battaglia del Brenta, il 24 settembre 899. Presa coscienza della loro forza e della debolezza degli stati occidentali, in preda a continue lotte dinastiche e feudali, intensificarono in breve le loro incursioni. La Germania meridionale in particolare fu presa di mira, dopo che Berengario se li rese amici pagando loro un sostanzioso tributo. In Germania regnava allora un ragazzo, Ludovico III, figlio di Arnolfo, sotto una reggenza composta da numerosi nobili ed ecclesiastici. Luitpoldo, duca di Baviera, uno di questi, fu colui che maggiormente si impegnò contro gli Ungari, ottenendo parecchi successi locali. Imbaldanzito da tali successi Luitpoldo pensò fosse giunto il momento di passare all’offensiva in modo da recuperare quei territori della pianura attorno al lago Balaton che solo pochi decenni prima appartenevano alla Marca Orientale carolingia. Egli convinse quindi i reggenti per il giovane Ludovico a raccogliere una grande armata e con queste forze, unite ai suoi Bavaresi, mosse nel giugno 907 da Enns (oggi in Austria), punto fissato per il ritrovo, verso est. In quanto agli Ungari essi si comportarono come di consueto, e come già si erano mostrati maestri contro Berengario sul Brenta. Si ritirarono a est del Danubio, fingendo timore nei confronti della grande armata tedesca, in modo da alimentare una eccessiva confidenza nei loro avversari. Non si sa bene se il loro comandante fosse il mitico Arpad, capostipite della famosa dinastia reale ungherese, o altri dal nome sconosciuto. I tedeschi divisero le loro forze in due gruppi, in marcia a nord e sud lungo le rive del Danubio, e gli Ungari, in inferiorità numerica, attaccarono queste forze separatamente presso Pressburg, l’odierna Bratislava, non senza aver prima inibito le comunicazioni tra le due forze germaniche. Ottimi arcieri, abilissimi e veloci cavalieri maestri nelle tattiche di finte ritirate, gli Ungari fecero prima a pezzi il gruppo che marciava a sud. Poi attraversarono silenziosamente il Danubio mediante una tecnica che consisteva nel legare ai cavalli delle pelli di animali riempite d’aria e sorpresero il gruppo a nord, guidato dallo stesso Luitpoldo, mentre riposava nel proprio campo. Fu una strage in cui i tedeschi quasi non ebbero la possibilità di mettere mano alle armi, trafitti dalle frecce ungare. Luitpoldo fu tra i morti e i pochi sopravvissuti, finita la mattanza, fuggirono precipitosamente a ovest. La conseguenza principale della battaglia fu che da ovest nessuno tentò mai più la conquista della pianura ove gli Ungari si erano stabiliti, dimodochè la battaglia riveste per l’Ungheria un significato importantissimo quale momento di nascita della nazione. Gli Ungari nei successivi 50 anni intensificarono le loro scorrerie in Europa, devastando la Germania e giungendo sino in Francia, in Catalogna e nell’Italia meridionale, rendendo il loro nome universalmente temuto. Li sistemerà definitivamente solo Ottone il Grande.

Per approfondire:

Charles R. Bowlus, Franks, Moravians, and Magyars: The Struggle for the Middle Danube 788-907, Philadelphia, PA, 1995

Pál Engel, The Realm of St Stephen: History of Medieval Hungary, 895–1526, Londra-New York, 2001

Lajos Gubcsi (ed.), 1000-1100 years ago…Hungary in the Carpathian Basin (trad.ingl.), Budapest, 2011

Timothy Reuter, Germany in the Early Middle Ages 800-1056, New York, NY, 1991

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