settembre 825
Sir Frank Stenton, uno dei maggiori specialisti della storia dell’Inghilterra anglo-sassone, considerava questa battaglia decisiva per la formazione dello stato inglese. Tutti sappiamo che dopo la ritirata delle legioni romane all’inizio del V secolo l’Inghilterra fu soggetta alle invasioni di popolazioni germaniche, Angli e Sassoni. Tuttavia questa fu una delle più misteriose invasioni della storia perchè apparentemente Angli e Sassoni interagirono molto bene con l’elemento indigeno, in parte romanizzato, e si arrivò nel giro di poco più di un secolo alla creazione di una società abbastanza omogenea e peculiare, ulteriormente cementata dalla conversione al Cristianesimo di Angli e Sassoni verificatasi nella seconda metà del VI secolo. Politicamente l’Inghilterra anglo-sassone fu tradizionalmente divisa in sette regni, che costituirono la cosiddetta Eptarchia: Northumbria, Mercia, East Anglia, Wessex, Essex, Kent e Sussex. Mentre la Northumbria che occupava i territori del nord sotto il Vallo di Adriano rimase più o meno autonoma (salvo invasioni scandinave) sino a poco prima della conquista normanna, gli altri regni vissero un lungo periodo di lotte tra l’uno e l’altro, con il più esteso Regno di Mercia, occupante la parte centrale dell’isola, i cosiddetti Midlands, esercitante una sorta di supremazia sugli altri nel VII e VIII secolo. All’inizio del IX secolo la supremazia merciana era più o meno indiscussa in tutti gli altri regni eccetto che nel Wessex, il territorio a sud-ovest di Londra, Qui a partire dall’802 sedeva sul trono Egberto, educato in gioventù oltre la Manica alla corte di Carlomagno, il quale aveva deciso di resistere all’egemonia merciana e di rafforzare il proprio paese in vista di un prossimo confronto. In questo senso vanno viste le ripetute campagne di Egberto ad ovest che portarono il Wessex ad impadronirsi della Cornovaglia ed a crescere territorialmente in modo importante. L’attività espansionistica di Egberto non lasciò indifferente il sovrano merciano, Beornwulf, sul trono dall’823 a seguito di un’usurpazione. Probabilmente anche con l’intento di consolidare il proprio potere nell’825 Beornwulf invase il Wessex. Egberto non fu intimidito e malgrado in inferiorità numerica affrontò il nemico nella località di Ellandun, oggi identificata dagli storici come Wroughton, presso Swindon, nello Wiltshire. La battaglia si risolse in un’ecatombe e in una completa sconfitta per i merciani immediatamente gravida di conseguenze. L’Anglia Orientale (sul Mare del Nord, nella zona centro-orientale, comprendente gli odierni Norfolk e Suffolk) si ribellò all’egemonia merciana e l’anno successivo i suoi uomini uccisero in battaglia il re di Mercia. Egberto dopo la vittoria inviò immediatamente i propri uomini contro i tre regni minori del sud, Essex, Kent e Sussex, ottenendo immediatamente la loro sottomissione. Seguirono vari eventi che portarono di fatto Egberto nell’829 a ottenere la sottomissione della stessa Mercia e l’avvicinamento ai confini della Northumbria, con il riconoscimento della sua supremazia da parte dell’Arcivescovo di Canterbury. Questi fatti hanno portato alcuni autori a salutare in Egberto il primo re di un’Inghilterra unita. Non fu in realtà così, perchè di lì a poco il problema vichingo si pose in tutta la sua complessità e l’egemonia del Wessex fu parecchio contrastata per tutto il secolo fino al grande Alfredo (871-899). Ma ciononostante Ellandum mise in moto una serie di eventi che cancellarono la struttura frammentata dell’Eptarchia e in meno di un secolo portarono alla nascita di uno dei più importanti stati europei
Per approfondire:
George P. Baker, The fighting kings of Wessex, a gallery of portraits, New York, NY, 1931
William J. Corbet, The Foundation of the Kingdom of England, in The Cambridge Medieval History, Vol.III, Cambridge, 1922
Frank Stenton, Anglo-Saxon England, Oxford, 1943