Battaglia del Frigido

Non è molto nota, ma riveste grande rilevanza tra le vicende che segnarono la fine dell’Impero Romano d’Occidente. La storia in breve è che Teodosio il Grande, Augusto d’Oriente, mosse con una grande armata verso occidente per ripristinare la legalità violata alcuni anni prima dal franco Arbogaste, uomo forte dell’Occidente, che aveva probabilmente fatto uccidere nel 392 l’Augusto d’Occidente, il giovanissimo Valentiniano II. Arbogaste, un barbaro, aveva elevato alla porpora Flavio Eugenio, un civile, vicino alla classe senatoria, il quale, benché cristiano, spese ingenti risorse per restaurare molti dei templi e dei simboli pagani, incorrendo nelle ire, per esempio, di Sant’Ambrogio, il vescovo di Milano. Il Frigido è un fiumicello non identificato con certezza ma che probabilmente corrisponde alla Vipava, oggi in Slovenia. Qui si scontrarono per due giorni l’esercito d’Oriente e quello d’Occidente tra il 5 e il 6 settembre del 394 e alla fine Teodosio risultò vincitore. Eugenio fu catturato e giustiziato mentre Arbogaste si suicidò. Teodosio proseguì verso Milano, ove di lì a tre mesi morì, il 17 gennaio 395, assistito dal suo amico Ambrogio, non senza aver definitivamente diviso l’impero tra i due figli Arcadio e Onorio. E questa divisione fu stavolta definitiva mentre anche sepolta per sempre fu qualsivoglia velleità di restaurazione politeistica.

Militarmente la battaglia è degna di nota per più ragioni. Coinvolse delle armate di grandi dimensioni con caratteristiche ormai diverse. L’esercito orientale, dopo la sconfitta di Adrianopoli, era ormai composto quasi esclusivamente da barbari di varie etnie, e rappresenta la prima apparizione alla grande sul campo di quello che sarà l’esercito bizantino sino alla riforma con l’istituzione dei temi sotto Eraclio. L’esercito occidentale, invece, aveva ancora una forte componente ROMANA, ma questa pagò al Frigido un enorme tributo di sangue da cui mai più si riprese, minando per sempre la capacità di difesa dell’Impero d’Occidente. I successivi eserciti di Stilicone e di Ezio saranno composti soprattutto da barbari.

Per approfondire:

Rajko Bratož, La battaglia del Frigidus nelle ricerche degli ultimi vent’anni, in “Studi e ricerche per il LXXXIX Convegno della deputazione di storia patria per il Friuli“, Udine, 2018

Maria Cesa, Impero tardoantico e barbari: la crisi militare da Adrianopoli al 418, Como, 1994

Thomas Hodgkin, Italy and her invaders, Vol.I/2, Oxford, 1890

Stephen Williams, Theodosius. The empire at bay, New Haven, CT, 1995

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