Cardinali vittime di Urbano VI

Appartenne al gruppo di sei cardinali (Giovanni da Amelia, Gentile di Sangro, Ludovico da Venezia, Bartolomeo da Cogorno, Marino del Giudice e Adam Euston) che alla fine del 1384 cospirarono per deporre, e forse uccidere, papa Urbano VI. Scoperta la congiura nel gennaio 1385 fu catturato con gli altri da Francesco Butillo Prignano, nipote del pontefice, incarcerato e torturato nel castello di Nocera, ove Urbano si era rifugiato in conflitto con il re Carlo III di Napoli. Con gli altri cardinali fu tratto da Urbano a Genova quando questi riuscì ad abbandonare Nocera nell’estate 1385 e tenuto successivamente in prigionia nella commenda di San Giovanni in Pré dell’Ordine Gerosolimitano. Quando alla fine il papa decise di abbandonare Genova, alla fine del 1385, per suo ordine fu ucciso insieme a tutti gli altri cardinali salvo l’inglese Adam Euston, salvatosi per l’intercessione di Riccardo II d’Inghilterra. Sono incerte tanto la data (dicembre 1385 oppure 11 gennaio 1386) quanto le modalità della morte, riportata da alcuni cronisti come mazzeratura.